di Giovanni Scornavacca
La principale necessità dell’uomo, specie quello moderno, è sempre stata la ricerca del proprio benessere, e se un tempo coincideva essenzialmente con la salute fisica, oggi ha assunto man mano un significato sempre più ampio arrivando a coinvolgere tutti gli aspetti del benessere.
Il BENESSERE inteso come armonia tra una corretta articolazione tra corpo e mente, soma e psiche.
Il BENESSERE GLOBALE, che coinvolge non solo aspetti psicofisici ma anche mentali, sociali, e spirituali in cui più che il dato oggettivo, diventa fondamentale lo stato di percezione personale della propria vita grazie al quale è possibile incrementare il benessere anche in soggetti affetti da patologie e quindi non in salute, al fine di mantenere il loro potenziale personale.
Su tutto ciò prevale inesorabilmente il trascorrere del tempo che induce naturalmente l’invecchiamento, che deve essere affrontato nelle sue conseguenze prima che la bellezza, che è stata definita da Stendhal “una promessa di felicità”, cominci a sfiorire.
Si può sentire perciò il bisogno, verso se stessi innanzitutto e verso gli altri, di mantenerla il più a lungo possibile specie in questi tempi in cui l’apparire spesso diventa più importante dell’essere.
Nasce così la scienza della bellezza cioè L’ESTETICA.
Ad essa sono correlati il senso del bello e del brutto che naturalmente sono concetti incerti, soggetti alle convenzioni del tempo, della società, e del gusto personale.
Moderna espressione di questa scienza è la MEDICINA ESTETICA, branca della medicina che si propone il trattamento correttivo di difetti e inestetismi per ottenere risultati che il/la paziente gradisce, che noi apprezziamo, e che il mondo circostante farà fatica a notare per la naturale perfezione.
Compito del MEDICO ESTETICO è di comprendere le esigenze e le volontà del paziente, procedere ad una valutazione ed uno studio accurato, per potere offrire il trattamento più idoneo, naturale, credibile, e sicuro per centrarne i desiderata.
Per quanto riguarda I PAZIENTI che richiedono trattamenti estetici, il loro numero è sempre in aumento, seppure con esigenze e modalità diverse a seconda dei sessi e delle diverse fasce di età, ma la cosa che le accomuna tutte è la ricerca di una bellezza che parte dalla prevenzione, dalla scarsa invasività, che puntano al ritrovato miglioramento della propria immagine, con un rapporto di fiducia con il proprio medico curante e la tendenza a sottoporsi a trattamenti in media 3-7 volte l’anno.
I pazienti più giovani si avvicinano più spesso alla medicina estetica sia per fenomeno di emulazione dei modelli estetici presenti sui social (47%) sia per richieste specifiche quali rimodellamento labbra (88%), rinofiller (48%), trattamenti cellulite ed adiposità localizzata (43%)
La fascia intermedia 30-40 anni vuole contrastare le rughe di espressione (73%), l’aging cutaneo (63%) e rimodellare le labbra (72%) oltre che combattere le adiposità localizzate (55%) e cedimenti tissutali.
I boomers, over 60, nell’80% dei casi vogliono combattere l’invecchiamento cutaneo, le rughe, ed i cedimenti tissutali.
Analizzando i dati che riguardano i trattamenti viso nel dettaglio, troviamo che quelli maggiormente richiesti dalle donne sono: filler (59%), tossina botulinica (44%), rivitalizzazione cutanea (33%) , peeling (23%), seguono trattamenti con fili di trazione e biorigeneranti. Quelli che interessano gli uomini sono: Botox (39%), filler (34%), Peeling (28%), seguono gli altri già detti.
Mensione a parte meritano i trattamenti con fili riassorbibili di trazione, sempre in aumento, che consentono, in mani esperte, di effettuare dei lifting non chirurgici di grande efficacia e buona durata, con costi contenuti, senza la pretesa di sostituirsi alla chirurgia plastica ove necessario.
Per quanto riguarda i trattamenti laser, il trattamento di laser epilazione fa la parte da leone (50%), sono sempre più richiesti per la rimozione dei tatuaggi specie nella fascia 30-40 anni (63%), scende sensibilmente la richiesta per i trattamenti di resurfacing.
Operando in quest’ambito, il concetto fondamentale da non perdere mai di vista è la corretta selezione del paziente prima di procedere a qualunque trattamento.
Accanto alle tecniche di ristrutturazione si sono affermate le nuove tecniche anti-aging basate sulla MEDICINA RIGENERATIVA. Cioè la rigenerazione tissutale mediante l’utilizzo di PRP, Platelet Rich Plasma, di derivazione ematica e L’AUTOINNESTO DI TESSUTO ADIPOSO contenente alte concentrazioni di SVF, Frazioni Vasculo Stromali, e cellule staminali mesenchimali di origine adiposa (ADSc- adipose derived stem cells). Quest’ultimo è un trattamento omologo ed autologo, che si può applicare a tutti i distretti del corpo compreso quello ginecologico con effetto lifting, nel trattamento dell’alopecia, nonché in ambito ortopedico e reumatologico.
Da quanto detto emerge:
- un aumento del n. dei pazienti che si sottopone a trattamenti estetici;
- un aumento del numero di trattamenti anno/paziente;
- il crescente impiego del lifting non chirurgico con fili di trazione, e della medicina rigenerativa;
Non va dimenticato che si tratta sempre di trattamenti medici, che devono essere effettuati da professionisti qualificati, fare seguito ad un corretto iter diagnostico, non generati da mode o tendenze, adattati di volta in volta, non di trasformazione ma di rispetto del paziente e dei canoni medico-medici.
Dr. Giovanni Scornavacca
Medico Esperto Medicina Estetica e Rigenerativa
Master Universitario di II Livello – Università La sapienza Roma