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Codacons: “Sanità tra Nord e Sud, una frattura che viola il diritto alla salute”

In occasione dell’anniversario dell’Unità d’Italia il Codacons denuncia con forza le gravi disparità territoriali nell’accesso alle cure sanitarie che di fatto frammentano il Paese e violano il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione. “L’articolo 32 della Costituzione riconosce la tutela della salute come un diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività ma oggi a 164 anni dall’Unità d’Italia questo principio è ancora disatteso” dichiara Francesco Tanasi Segretario Nazionale del Codacons e giurista “Il Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe garantire cure e prestazioni omogenee su tutto il territorio ma nella realtà assistiamo a una frattura inaccettabile tra Nord e Sud”
Il Codacons evidenzia dati allarmanti con liste d’attesa insostenibili che in alcune regioni si riducono a poche settimane mentre in altre superano i 12 mesi costringendo i cittadini a rinunciare alle cure o a rivolgersi alla sanità privata con una carenza di personale sanitario che obbliga gli ospedali del Mezzogiorno e delle isole a operare in condizioni critiche con reparti sotto organico e turni di lavoro massacranti che spingono i medici e gli infermieri a lasciare le regioni più svantaggiate per condizioni economiche e professionali migliori con un’emergenza nei Pronto Soccorso dove la carenza di risorse provoca tempi di attesa insostenibili e il sovraffollamento dei reparti di emergenza con una migrazione sanitaria che ogni anno obbliga migliaia di pazienti del Sud a spostarsi verso il Nord per ricevere cure specialistiche adeguate con costi insostenibili per le famiglie e un pesante squilibrio economico per le regioni meridionali che finanziano la sanità delle regioni più efficienti
“Questa situazione mina il diritto alla salute e crea un danno economico e sociale gravissimo” prosegue Tanasi – La mobilità sanitaria impoverisce le regioni più in difficoltà e aggrava le disuguaglianze invece di risolverle un sistema sanitario nazionale frammentato e non equo non può essere considerato conforme ai principi della Costituzione”.
Il Codacons chiede con urgenza un piano straordinario per il reclutamento di medici e infermieri nelle regioni con maggiore carenza garantendo incentivi economici e contratti più vantaggiosi per il personale sanitario un riequilibrio delle risorse con investimenti mirati per potenziare strutture ospedaliere macchinari diagnostici e servizi sanitari territoriali un piano straordinario per ridurre le liste d’attesa attraverso il potenziamento delle prestazioni del servizio pubblico e l’attivazione di convenzioni con strutture private a tariffe calmierate una riorganizzazione della sanità di prossimità con l’incremento dei medici di base e l’attivazione di servizi domiciliari che riducano la pressione sugli ospedali e garantiscano assistenza tempestiva ai pazienti più fragili
“L’Unità d’Italia deve essere reale anche nella tutela dei diritti fondamentali e non possiamo accettare che nel 2025 la qualità dell’assistenza sanitaria dipenda ancora dalla residenza. Il Governo deve intervenire subito per garantire un sistema sanitario equo e accessibile su tutto il territorio nazionale. Il Codacons continuerà a denunciare le criticità e a monitorare la situazione affinché il diritto alla salute venga rispettato in ogni regione”, conclude Tanasi,

 

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