Bizzarra vicenda a proposito di vaccinazione antinfluenzale

Ogni anno in Autunno viene avviata la campagna di vaccinazione antinfluenzale. I Medici di Medicina Generale sono obbligati, per contratto, a aderire alla stessa e viene loro fortemente raccomandato di vaccinare quanti più soggetti possibile. Chi di dovere addirittura auspicherebbe una campagna di vaccinazione di prossimità e che si raggiungessero tutti i nostri assistiti. Una campagna vaccinale porta a porta. Fin qui il ragionamento potrebbe filare.
Le vaccinazioni in studio vengono remunerate al Medico intorno ai 6 euro, le vaccinazioni a domicilio dei pazienti fragili o che per vari motivi non possono raggiungere lo studio, 2 euro in più lorde. Misera retribuzione, ma diciamo che va bene.
A distanza di mesi queste somme finalmente vengono accreditate ai medici vaccinatori. Quest’anno la campagna si è conclusa qualche mese fa e in questi giorni dovrebbe essere accreditato il dovuto.
Ma colpo di scena! L’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania invia ai medici una mail Con la quale chiede, tramite atto notorio, di giustificare motivandole le vaccinazioni praticate al domicilio dei pazienti, pena la decurtazione delle stesse dagli emolumenti dovuti.
Le perplessità sono diverse:
1) Sostanzialmente ci viene chiesto di vaccinare come se non ci fosse un domani e poi si pretende rendiconto dettagliato delle somministrazioni domiciliari, che per altro sono registrate sulla piattaforma digitale ad hoc costituita e facilmente consultabile.
2) Se si hanno dubbi sull’operato di un medico si convoca il singolo.
3) Un atteggiamento del genere è offensivo per la categoria.
4) Se fra di noi Medici di Medicina Generale si nasconde qualche” pericolosissimo criminale” non sarà certo la compilazione di un atto notorio a farlo confessare e smascherare.
5) Siccome fa molto caldo e molti di noi preferiscono spendere le proprie energie per occuparsi dei pazienti piuttosto che compilare ulteriori scartoffie vi doniamo queste somme stratosferiche che andranno a sanare le casse del Servizio Sanitario Regionale.