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Medico palermitano diffamò il Codacons: poi si ravvede, chiede scusa e ne diventa socia

Postò su Facebook espressioni offensive nei confronti della più importante Associazione dei Consumatori e dei suoi membri, adesso si è chiuso il processo innanzi al Tribunale di Palermo.

A gennaio del 2022, in Sicilia, il Codacons, si schierava a fianco dei sindaci che con grande senso di responsabilità, anche se spesso con rammarico, emettevano ordinanze di sospensione della didattica in presenza nelle scuole onde scongiurare l’ulteriore diffondersi dell’epidemia in un momento di saturazione delle strutture sanitarie siciliane. Tali provvedimenti dei primi cittadini derivavano dalla necessità di impedire una reale condizione di pericolo, che d’altra parte veniva confermata dall’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana Musumeci, che consentiva ai sindaci di tenere chiuse le scuole nei territori dichiarati zona rossa o arancione o dove ci fossero circostanze di rischio estremamente elevate e comunque previo parere obbligatorio dell’Asp.
Questo impegno del Codacons in favore della sicurezza scolastica, e la sua costante attività a tutela di utenti e consumatori, risultava particolarmente indigesto per un Dirigente Medico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone di Palermo, che si lasciava andare ad espressioni molto offensive nei confronti della più antica ed importante Associazione dei Consumatori ed Utenti e dei suoi membri, con un post a commento della notizia, pubblicata da una nota testata giornalistica.
Il Codacons Sicilia sporgeva, quindi, querela per diffamazione aggravata nei confronti della dottoressa e dopo una richiesta di archiviazione, il Codacons Sicilia, assistito dall’Avv. Carmelo Sardella, presentava opposizione. Il GIP di Palermo, in accoglimento dell’opposizione, escludeva la ipotizzata tenuità del fatto, riconosceva il contenuto offensivo delle esternazioni denigratorie e l’elevata diffusività del mezzo impiegato ed emetteva ordinanza per l’esecuzione di ulteriori indagini per verificare la legittimità in capo al querelante.
A seguito dell’espletamento delle indagini integrative richieste, su richiesta della locale Procura della Repubblica, il Tribunale di Palermo emetteva Decreto Penale di Condanna nei confronti dell’imputata. La Dottoressa dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Giaccone proponeva opposizione avverso il Decreto Penale di Condanna e andava a “Giudizio Immediato” presso il Tribunale di Palermo.
Adesso l’epilogo della vicenda. Dopo essersi ravveduta ed aver espresso, con una lettera (allegata), formali scuse all’Associazione Codacons Sicilia, ai suoi consociati ed al suo Presidente per le espressioni offensive utilizzate, ed aver riconosciuto l’importanza di una comunicazione rispettosa e responsabile, specialmente sui social media, ha voluto diventare socia sostenitrice dell’Associazione come gesto simbolico di scuse. Il Presidente del Codacons Sicilia, accettate di buon grado le scuse, ha quindi deciso di rimettere la querela e di acconsentire alla chiusura definitiva della vicenda processuale.

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