Sul New England Journal of Medicine (NEJM), rivista medica tra le più prestigiose al mondo, sono stati pubblicati i risultati di un importante studio clinico internazionale, al quale ha partecipato il Policlinico di Palermo, che ha dimostrato l’efficacia della somministrazione endovenosa di aminoacidi nel prevenire la comparsa di insufficienza renale acuta in pazienti sottoposti ad interventi di cardiochirurgia (https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2403769).
Il centro coordinatore dello studio, che ha arruolato 3511 pazienti sottoposti a intervento di chirurgia cardiaca con bypass cardiopolmonare in 22 centri in 3 paesi diversi, è l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
L’AOU Policlinico Paolo Giaccone ha apportato un significativo contributo sotto il coordinamento del professore Andrea Cortegiani, investigatore principale locale e autore della pubblicazione, e afferente all’ UOC di Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva, DAI Emergenza Urgenza, diretto dal professore Antonino Giarratano.
“Questo studio, di elevata qualità metodologica, – spiega Cortegiani – dimostra per la prima volta la possibilità di ridurre significativamente il rischio di insufficienza renale acuta con l’infusione di aminoacidi, nei pazienti sottoposti ad interventi di cardiochirurgia in circolazione extracorporea. I risultati sono importanti perché l’insufficienza renale acuta è una complicanza relativamente frequente e potenzialmente grave. La possibilità di ridurne l’incidenza con una procedura relativamente semplice, l’infusione di aminoacidi, è un risultato del tutto nuovo e significativo, con grandi ricadute sulla sicurezza dei pazienti e sulla ricerca futura in altre popolazioni di pazienti”.
Allo studio hanno collaborato la professoressa Cesira Palmeri di Villalba, responsabile dell’UOSD Terapia Intensiva Cardio-Toraco-Vascolare, la dottoressa Maria Rosaria Re e un team di anestesisti rianimatori, cardiochirurghi ed infermieri afferenti.
Il Commissario Straordinario del Policlinico, Maria Grazia Furnari, commenta: “La pubblicazione sul NEJM di uno studio a cui ha partecipato la nostra azienda ospedaliera universitaria rappresenta un riconoscimento di straordinaria importanza ed evidenzia l’impegno verso l’eccellenza nella ricerca e nell’assistenza. Questo lavoro è, infatti, di grande importanza per le importanti ricadute assistenziali che potrà avere per i nostri pazienti”.