Ha chiuso i battenti la seconda edizione del “Mediterranean Pain Forum”, tre giornate (3-5 maggio) dedicate alla terapia del dolore, di cui soffre il 30% della popolazione.
L’evento, che ha acceso quest’anno i riflettori sull’intelligenza artificiale e le ultime frontiere per le terapie del dolore, ha visto la partecipazione dei maggiori esperti internazionali sotto la direzione scientifica di Giuliano Lo Bianco e Michael E. Schatman.
“Un’occasione unica per medici, specialisti e studenti in formazione per incontrare i top speaker mondiali della terapia del dolore – ha spiegato Giuliano Lo Bianco, responsabile dell’unità operativa di Terapia del dolore dell’Istituto Giglio –. L’evento ha confermato il successo dell’anno scorso con più di 230 iscritti al congresso, che è stato pensato con tante novità. In particolare ci siamo voluti incentrare sulle innovazioni, ad esempio sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella terapia del dolore. E’ un capitolo che apre enormi scenari, sia per l’aspetto formativo dei medici che per i trattamenti e le terapie, così come rappresenta una nuova frontiera per la neuro-stimolazione midollare, procedura interventistica di alto livello che noi al Giglio abbiamo introdotto già diverso tempo”.
“E’ necessario impegnarsi – ha detto Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo – sia sotto il profilo medico che per l’aspetto etico. Il dolore, e tanto più il dolore cronico, non può non essere adeguatamente considerato e curato perché tocca anche la psiche di un paziente. La letteratura scientifica ci dice che nel 40%-50% dei casi, la sofferenza porta il paziente ad uno stato depressivo. Non solo, non sembra essere tanto la sensazione del dolore in sé a generare lo stato depressivo, ma le difficoltà che ricadono sulla sua vita quotidiana”.
A sottolineare il valore scientifico del Mediterranean Pain Forum, il direttore sanitario dell’Istituto Giglio Santi Mauro Gioè, che ha detto: “Oggi, la terapia del dolore è di estrema importanza, sia per la prevalenza della malattia, che ormai riguarda più del 30% della popolazione, che per l’approccio multidisciplinare. La fondazione Giglio è stata sempre molto attenta rispetto a questo ambito – ha concluso – , tanto che già nel 2021 ha istituto una unità operativa semplice di terapia del dolore diretta dal dottore Lo Bianco. Avendo una forte vocazione oncologica, ortopedica e traumatologica i nostri pazienti vengono assistiti a tutto campo e, dal 2021, tantissime sono le prestazioni che abbiamo erogato. Parliamo di oltre 1000 accessi in day service e, per quanto riguarda le prestazioni ambulatoriali, più di 3000 infiltrazioni. Nel novembre 2022 abbiamo compiuto un altro importante passo avanti, dotandoci di un servizio di neurostimolazione midollare, attraverso il quale la nostra unità operativa ha eseguito già più di 130 impianti”