Sul fronte degli apparecchi acustici da tempo si assiste in Italia ad un vero e proprio “business dell’udito”, con società che vendono ai cittadini strumenti e servizi a prezzi elevatissimi e condizioni poco trasparenti, tali da rappresentare una possibile forma di speculazione a danno degli utenti che soffrono di problemi all’udito. Lo afferma il Codacons, commentando la segnalazione inviata dall’Antitrust a Parlamento, ministero della Salute, ministero dell’Economia, Agenas, Regioni e Province Autonome.
“L’indagine dell’Antitrust dimostra come i cittadini italiani siano discriminati rispetto a quelli di altri paesi europei sul fronte degli apparecchi acustici, subendo da un lato prezzi più elevati, dall’altro scarsa trasparenza sulle condizioni contrattuali – spiega il Codacons – Una situazione che si allarga all’intero Servizio Sanitario Nazionale e quindi alla collettività, e che necessita di un intervento urgente di Governo e Parlamento per bloccare qualsiasi speculazione a danno dei soggetti con problemi di udito, a partire da limiti stringenti alla vendita abbinata apparecchi-servizi, prassi che, come rilevato anche dall’Antitrust, fa salire enormemente i costi a carico dei cittadini”.